mercoledì 13 maggio 2020

Nanquan: il pugno del sud









Il termine Nánquán (letteralmente box del sud) indica l’insieme di stili delle arti marziali cinesi che si sono originati e sviluppati a sud del fiume Changjiang (Yangtze), che conobbe una grande diffusione intorno al 1960.

Il Nanquan moderno, è uno stile creato durante la grande rivoluzione culturale, derivato da alcuni degli stili più diffusi della regione del Guangdong, del Guangxi, del Fujian e dello Zhejiang fuse ad alcuni aspetti dei metodi di famiglie tradizionali come Hong, Li, Liu, Mo e Cai.

Il Nanquan è costruito su posizioni di gambe stabili  e basse dalle quali prende energia per potenti movimenti di braccia, gli spostamenti sono solidi e repentini ma allo stesso tempo agili, e  le rotazioni rapidissime della vita generano una serie di movimenti veloci e potenti, rispetto all’eleganza ed alla leziosità degli stili del Nord, esprime grande forza e vigore.

Nel Nanquan si trovano un numero basso di tecniche di calci, ma le combinazioni di braccia vengono usate per coprire tutte le zone del corpo e le possibilità di attacco e difesa, tanto che in Cina è popolare il detto Bei Tui, Nan Quan (Calci al Nord e pugni al Sud).

I concetti di attacco e difesa sono fusi così che i bloccaggi vengono effettuati in maniera tanto aggressiva da costituire essi stessi un attacco perché utilizzati come colpi.

Benché le posizioni siano basse e stabili, è richiesto un alto livello di mobilità e velocità, il Nanquan, in effetti, enfatizza potenza, velocità e stabilità.

Nel Nanquan, inoltre, è presente il concetto di urlo (fa sheng), che aiuta a generare potenza attraverso una potente espirazione forzata data dal grido.

Caratteristica che rende questo stile inconfondibile è lo svariato numero di tecniche di pugno diverse fra loro presenti all'interno dello stile e le posizioni in cui queste tecniche vengono eseguite:

Anche il Nánquán prevede l’utilizzo di molteplici armi, come la sciabola del Sud, il Nandao, ed il bastone del Sud, diverse dalle armi del Nord sia nell’aspetto sia nel maneggio e nell’esecuzione tecnica dei fondamentali; anche le armi sono incluse nelle forme prestabilite (taolu) durante le competizione ufficiali.

In particolare, riguardo al Nanquan, si dice che per gli stili del sud è essenziale tenere una posizione solida e rimanere sempre in equilibrio. Ciò probabilmente deriva dall'abitudine a combattere sulle barche e sul terreno fangoso e scivoloso delle zone paludose della Cina meridionale, fatto che ha condotto a uno sviluppo eccezionale dell'uso delle mani e delle braccia.
Questa è un'ottima sintesi di un ragionamento che spesso ritroviamo a giustificazione delle peculiarità degli Stili del Sud nei confronti di quelli del Nord. A livello linguistico segnaliamo che questa categoria geografica può essere anche definita Nanpai (南派, Scuola del Sud).







Nell'ambito del Wushu Moderno nel 1960 è stata codificata una sequenza chiamata Nanquan che deriva dagli stili del Sud della Cina, prevalentemente da stili famigliari dell'area di Canton quali Hongjiaquan, Lijiaquan, Mojiaquan e Caijiaquan ed anche da stili quali lo Yongchunquan ed il Cailifo. Questa sequenza alterna movimenti atletici a contrazioni muscolari, privilegiando sempre l'ancoramento al terreno e dando un'idea di forza. Ai movimenti sono coordinate delle emissioni vocali dette Fasheng (發聲T, 发声S, fāshēng P, Fa Sheng W, letteralmente " emettere un suono"). Ci sono sei tipi di suoni: Xi 嘻,He 喝, Hua 哗, Na 嗱,Nong 哝, Yi 嗌.
La forma è divisa in tre parti. Movimento di mani caratteristico di questa forma è il Guagaiquan (掛蓋拳T, 挂盖拳S, guàgàiquánP, Kua Kai Ch'uan W, letteralmente "pugno che scende proteggendo"), che è un pugno discendente, reso in cantonese Gwa Kup Kuen, solitamente seguito dal Paoquan (抛拳T, 抛拳S, pāoquánP, P'ao Ch'uan W, letteralmente " pugno lanciato "), reso in cantonese Pow Kuen.
Con il termine "pugno" si fa riferimento a qualunque tipologia di tecnica di mano, a dita serrate, a mano aperta, colpi di palmo, di taglio, col dorso ecc...
La peculiarità, come già spiegato, del Nanquan risiede nella sua capacità di saper deviare, intercettare, spostare con le mani qualunque attacco nemico con una tale rapidità e forza che la difesa diviene essa stessa una sequenza di colpi.