venerdì 12 gennaio 2018

Principi di Panantukan parte 1: difesa passiva e difesa neutra




Nella Panantukan con il termine "difesa passiva" ci si riferisce a quel tipo di azione mirata a intercettare e deviare o mandare a vuoto gli attacchi di un avversario.
Non tutte le situazioni sono di pericolosità tale da autorizzarci a sferrare colpi pericolosi, spesso quando il livello della minaccia non richiede l'uso di violenza estrema è possibile uscire da una situazione vanificando gli attacchi avversari.
Anche qualora il livello di pericolosità sia talmente elevato da apparirci fuori dalla nostra portata, la difesa passiva ci permette di mantenere una sorta di "distanza di sicurezza" dal pericolo al fine di crearci una scappatoia per metterci in salvo. Diverso è il discorso qualora a essere in pericolo è una terza persona. Nel qual caso tramite questa difesa possiamo temporeggiare al fine di creare per la vittima la via di fuga e solo laddove non sia possibile realizzare tale intento, trasformare la difesa da "passiva" a "neutra", ovvero bloccare gli attacchi e passare immediatamente a un escalation di contrattacchi ( pugni, colpi a mano aperta, gomitate ) in zone vulnerabili senza dare al nostro avversario tempo di reagire e dunque neutralizzarlo. Nella Panantukan i colpi sferrati seguono 14 traiettorie diverse al fine di giungere sul bersaglio da più angolazioni.
Le difese "passiva" e "neutra" possono dunque essere intercambiate nel corso della stessa azione.