martedì 24 luglio 2018

Krav Maga in pillole parte 30: la gioia e la disgrazia di ogni uomo, i genitali




Colpire, stritolare, schiacciare o danneggiare in qualsiasi modo l'area genitale può permettere, se il colpo è eseguito bene, di neutralizzare un aggressore in un lasso di tempo molto breve ( un paio di secondi ).
La zona genitale è un area estremamente sensibile in un uomo, che se colpita con forza può provocare perdita del respiro, disorientamento, nausea e talvolta perdita di conoscenza.
Il colpo ai genitali inoltre non procura lesioni permanenti, il che ci mette al sicuro anche da un punto di vista legale.
Se l'aggressore ci blocca da dietro le spalle, dobbiamo cercare di arrivare a colpire i genitali con il pugno a martello o riuscire ad afferrarli con la mano e stritolarli.
Se l'aggressore è frontale, in base alla nostra posizione dobbiamo bloccare il suo attacco e colpire con il ginocchio, col pugno o con la mano.
Se l'aggressore è armato, la minaccia primaria che dobbiamo allontanare dalla nostra traiettoria è l'arma. Intercettare il braccio con cui essa viene impugnata, portarlo in direzione esterna a noi e a terzi e colpire di ginocchio. Una, due, tre volte se necessario, fino a che l'aggressore, piegatosi per il dolore, è facilmente disarmabile con una semplice torsione del polso.
NOTA IMPORTANTE: evitare il calcio come primo attacco, poiché può essere intercettato. Il calcio ai genitali dovrebbe sempre essere portato a seguito di un attacco precedente mirato a un altra zona vulnerabile del corpo ( occhi o naso in primis ).
Questo è utile soprattutto nella difesa personale femminile.
Perché l'uomo sarà anche più prestante e forte di una donna, ma possiede una zona vulnerabile in più, che lo rende facilmente neutralizzabile anche se il colpo dovesse provenire da una ragazzina.
È il "tallone d'Achille" di ogni uomo, e la possibilità di salvezza da uno stupro o aggressione di ogni donna.
Da sempre l'uomo pone l'accento sull'"avere le palle" ma è proprio il caso di dirlo, più grosse sono le palle, più l'uomo si farà male.