martedì 24 luglio 2018

Krav Maga in pillole parte 31: tecniche di base





- I pugni

I pugni nel Krav Maga vengono sferrati mediante metodo boxistico.
Le spalle restano ferme, è il bacino che ruota in base al pugno che usiamo, destro o sinistro, diretto, gancio o montante.
La spinta parte dai piedi, sollevando il tallone del piede corrispondente al pugno che adoperiamo.
I pugni si sferrano con le dita ben serrate, il polso non deve essere piegato e l'attacco nel caso dei diretti deve partire dalla guardia ed esplodere sul volto dell'avversario e non con la rincorsa.
Si colpisce con le prime due nocche della mano, tranne nel caso dei pugni a martello. Questi ultimi, per renderli maggiormente efficaci, sarebbe opportuno partissero dalla guardia in linea orizzontale.
Occorre molto allenamento e seguire di persona un corso di Krav Maga per riuscire a padroneggiare correttamente la tecnica boxistica.
Zona vulnerabile bersagliata: naso, genitali con pugno a martello nel caso in cui dobbiamo liberarci da una presa alla gola da dietro le spalle.


- Colpi con il palmo della mano

Seguendo le metodiche dei pugni, si colpisce a mano aperta, con il palmo.
Zona vulnerabile bersagliata: naso, mento, viso.


- Colpi con le dita

Possono essere sferrati in linea retta seguendo la stessa metodologia del pugno, o afferrando il volto dell'aggressore con entrambe le mani affondando i pollici nelle cavità oculari.
Zona vulnerabile bersagliata: occhi.


- Colpo con il taglio della mano

Un rapido colpo diretto alla gola, per via della sua pericolosità ( può risultare letale ) può comportare problemi di natura legale.
Zona vulnerabile bersagliata: gola.


- Gomitate

Possono essere sferrate in linea orizzontale o verticale, a seconda della distanza tra noi e l'aggressore.
Anche in questo caso le spalle restano ferme e si ruota con il bacino durante l'esecuzione del colpo in linea orizzontale.
Zona vulnerabile bersagliata: volto in generale.


- Schiaffo

Non sferrate lo schiaffo sulla guancia, come è uso comune fare. Piuttosto, colpite l'orecchio per provocare shock del timpano e stordimento.
Zona vulnerabile bersagliata: orecchio.


- Ginocchiata

La più classica delle tecniche di Krav Maga.
Il ginocchio è sempre pronto a colpire. Bloccate l'attacco del vostro aggressore con le mani, se è armato portate l'arma in direzione esterna a voi. Portate una mano dietro la sua spalla e tirandolo verso di voi colpite forte i genitali con il ginocchio, una, due, tre volte, fino a che non si piegherà in avanti dal dolore. A quel punto procedete al disarmo, fuggite o neutralizzatelo con un pugno a martello  con rincorsa della mano in linea verticale, colpendo dietro la testa.
Avvertenza: fate sempre in modo di tirare l'aggressore verso di voi per sferrare la ginocchiata, non avanzate voi poiché su un piede solo perdereste equilibrio.
Zona vulnerabile bersagliata: genitali.


- I calci

Mirare sempre all'area genitale, premurandosi di non utilizzare mai il calcio come primo attacco poiché potrebbe essere intercettato.
Sferrarlo a seguito di un precedente colpo agli occhi o al naso.
Zona vulnerabile bersagliata: genitali.


Con queste tecniche potete anche liberarvi da eventuali strette, vi basta ricordare quali zone colpire con gli arti che avete liberi.
Ad esempio, nel caso di uno strangolamento a terra, l'aggressore avrà entrambe le mani alla vostra gola, il che vi permette di afferrargli il volto e spaccargli i bulbi oculari con i pollici.
Nel caso dello stesso tipo di strangolamento in piedi, avrete le gambe libere per colpire i genitali ( anche con calcio poiché avendo le mani occupate non potrà intercettarlo ).
E così per qualunque altra stretta.
Allenarvi, qualora siate nelle condizioni fisiche di salute per poterlo fare, e seguire un corso di Krav Maga vi aiuterà ad assimilare i principi su cui tali tecniche si basano. Nel caso non aveste, per ragioni di salute, possibilità di praticare allenamento costante, cercate sempre di ricordare quali sono le zone vulnerabili da colpire e non scoraggiatevi. Un colpo ai genitali, in qualsiasi modo giunga sul bersaglio, è sempre dolorosissimo.