lunedì 6 agosto 2018

Kalaripayattu: l'arte marziale indiana




Il Kalaripayattu (o Kalari Payat) è una delle più antiche arti marziali conosciute ed è originaria del Kerala, uno stato dell’India meridionale situato tra le montagne che guardano l’interno del subcontinente e le coste occidentali del Mahalabar. Il termine significa letteralmente “pratica dell’arte del combattimento” e deriva dalle parole in lingua malayalam: kalari «combattimento» e ppayattu«pratica», secondo altri studiosi invece deriverebbe dal termine sanscrito khaloorika che possiede i medesimi significati. Il Kalaripayattu è un’arte che affonda le sue radici nella più antica tradizione vedica risalente a 3500 anni fa e attinge la sua linfa vitale dai concetti dello yoga e della danza indiana nel comune patrimonio della medicina ayurvedica.

Tradizione vuole che il leggendario saggio Parasurana (sesto avatara di Vishnu), seguendo gli insegnamenti del dio Shiva, sia identificato come il fondatore di questa arte e avesse costituito 108 Kalari (scuole) in tutta la regione perché i suoi allievi imparassero e tramandassero i suoi insegnamenti alle generazioni successive. Secondo studi condotti nell’ultimo decennio, il Kalaripayattupotrebbe essere l’arte marziale più antica della storia umana, da cui deriverebbero tutti gli altri metodi di combattimento asiatici sviluppatisi successivamente. Questa disciplina, affianco allo Yoga, rappresentò l’arte esterna della casta dei guerrieri indiani (gli Kshatriya) ma venne utilizzata anche come sistema terapeutico, utile a preparare l’organismo, e affiancata alla danza indiana.


Fonte: enricobaccarini.com