lunedì 19 novembre 2018

Impegno = risultati. E una sequenza vincente.












Immaginate di ritrovarvi faccia a faccia con un aggressore. Ricordando la vostra ultima lezione di Krav Maga, gli sferrate un calcio dritto ai genitali ma...
Ma qualcosa va storto.
Lui afferra la vostra gamba prima che il colpo possa andare a segno, la solleva, voi cadete sbattendo la testa e rischiando seriamente la vostra incolumità.
Il giorno dopo, se sarete ancora vivi, sarete sui social a sventolare la bandiera di quelli che affermano "il Krav non funziona è tutta sceneggiata" e bla bla bla.
No amico mio, non è il Krav Maga a non aver funzionato, sei tu che non lo hai applicato in modo corretto.
Tornando all'azione di cui sopra, probabilmente se prima di sferrare un attacco basso facilmente intercettabile tu avessi provveduto a far alzare la guardia al tuo aggressore, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Il principio è esattamente quello.
Attacco alto -------> attacco basso.
In questa precisa sequenza.
L'attacco alto, diretto quindi al volto, può essere un diretto, un colpo con le dita mirato agli occhi o un colpo con il palmo della mano verso il naso.
Ma è esattamente qui che avviene la magia.
Che il colpo vada a segno o meno, avrete alzato la sua guardia e vi sarete creati un varco della durata di mezzo secondo da sfruttare per portare a segno il vostro calcio.
Un azione divisa in due step.
È questo il segreto di un buon combattente, saper come trarre in inganno l'avversario e sfruttare istanti anche molto brevi in cui egli crea delle "aperture" in cui poter colpire.
Per questo è fondamentale allenarsi, a cominciare dalla sequenza qui descritta ( attacchi alti ---> attacco basso ).
Nulla si ottiene con semplicità, i risultati più grandi dipendono dalla quantità di impegno che ci mettete.
Nel combattimento come in ogni cosa della vita.