sabato 18 maggio 2019

Prevenire è meglio che curare: quattro semplici consigli










Quando si parla di difesa personale la mente corre immediatamente a una serie di azioni/reazioni più o meno macchinose da eseguire in risposta a un aggressione.
Nulla di più sbagliato.
In primis è bene ricordare che non tutti sono marzialisti esperti e cresciuti nell'ambiente del combattimento fin da ragazzini, il che porterebbe a possedere particolari reazioni e movimenti in via quasi naturale e istintiva.
La maggior parte delle persone che si affacciano al panorama della difesa personale in età adulta non otterrà mai un assimilazione tecnica simile e si ritroverà, in una situazione di conflitto, a dover "pensare" la tecnica invece di eseguirla naturalmente.
In secondo luogo è bene anche sottolineare come, se vi ritrovate nella situazione di dover reagire a un attacco inaspettato, siete già in una posizione di svantaggio rispetto al vostro aggressore il quale vi ha "portato" per così dire in una situazione a lui vantaggiosa e in cui si presume sia forte.
Se venite aggrediti in un determinato momento significa che il malvivente in quel frangente è sicuro delle proprie capacità, e pensare a una tecnica sarebbe ormai troppo tardi.
Come contrastare queste due problematiche?

1) restare sempre vigili, anche quando si attraversa una strada abituale o in pieno giorno.

2) mentre camminate pensate ad eventuali reazioni nel caso l'aggressione giungesse da destra, piuttosto che dalla vostra sinistra o frontalmente o da dietro le spalle.

3) evitate di farvi distrarre da telefoni cellulari o simili. Il malvivente potrebbe approfittare proprio di quel momento.

4) mentre camminate, fate in modo di emanare minaccia. Sì avete capito bene.
Non vi sto dicendo di sfidare a sguardi la banda seduta sul muretto o il pusher all'angolo, otterreste un effetto disastroso.
Vi sto dicendo di camminare con andatura decisa ( non svelta, potrebbe sembrare che stiate cercando di lasciare la zona il prima possibile per paura, ma nemmeno impacciata ). Passo e portamento sicuro di sé e diretto senza indugio verso la direzione in cui vi state recando.
Lo sguardo deve essere dritto verso la vostra meta, sicuro di sé, alto. Se incrociate gli occhi con una potenziale minaccia non fissatelo troppo a lungo, potrebbe prendere la cosa come una sfida, ma nemmeno distoglietelo di scatto, trasmettereste timore e in quel caso il potenziale malvivente sarebbe molto sicuro di sé. Semplicemente spostatelo con indifferenza.
Anche il tono della vostra voce, se vi ritrovate a parlare per strada, deve essere deciso e fermo.
Tutto questo si chiama "difesa passiva".

Perché tutto questo? Perché l'aggressore spesso e volentieri è un vigliacco che seleziona la sua preda, cerca chi gli trasmette debolezza e su cui lui è sicuro di poter avere la meglio.
Ricordate sempre che cercare di prevenire è meglio che curare, quest'ultima dovrebbe essere la soluzione estrema qualora la nostra difesa passiva abbia fallito. In tal caso ricordate sempre la base delle tecniche di difesa personale, più che la tecnica in se la quale in strada non vi riuscirà mai, per una serie di imprevedibili fattori, pulita come in palestra, ossia: mirare con tutti i vostri attacchi alle zone vulnerabili del corpo dell'avversario ( occhi, naso, testicoli, gola ) e se siete soli mettervi in fuga e chiamare aiuto.

Arrivare a casa senza aver subito neanche un aggressione significa che vi siete difesi con successo senza muovere neanche un dito.
Comportatevi da cacciatori, non da prede.