domenica 24 maggio 2020

L'artiglio dell'aquila del Nord





lo stile dell’artiglio dell’Aquila, o più semplicemente lo stile dell’Aquila, è uno stile tradizionale imitativo i cui movimenti e le cui posizioni sono caratteristici di un animale, in questo caso l’aquila. E’ una mistura degli stili della famiglia Yue e del Fanzi Quan, e per questo è anche chiamato Yingzhao Fanzi Quan, stile delle movenze veloci dell’artiglio dell’aquila. E’ stato così chiamato per via della posizione che assumono le mani durante l’esecuzione, che ricordano gli artigli di un’aquila. Le forme tradizionali dello stile dell’Aquila si dice siano state codificate durante la reggenza del generale Yue Fei della dinastia Song. Un monaco della dinastia Ming chiamato Li Quan approfondì i concetti essenziali dello stile della famiglia Yue combinandoli con il Fanzi Quan e con la boxe dell’Artiglio dell’aquila dando vita allo stile delle Movenze veloci dell’artiglio dell’aquila. Li Quan insegnò lo stile al monaco Fa Cheng che successivamente lo tramandò a Liu Shijun della contea di Xiongxian nella provincia dell’Hebei. Liu Shijun era nato in una famiglia povera e viveva vendendo tabacco ma la sua passione erano le arti marziali. Un giorno, terminata la vendita del tabacco, si recò in una piccola locanda. Mentre praticava arti marziali da solo, il monaco Fa Cheng che casualmente si trovava nella stessa locanda, si svegliò sentendo i rumori; dopo che ebbe terminato i propri esercizi, il monaco disse a Liu Shijun che le sue esecuzioni erano buone per il mantenimento della salute, ma non per combattere i nemici. Liu si annoiava per le considerazioni del monaco e gli chiese di combattere con lui, e i due combatterono. Entusiasta di vincere, Liu scagliò tre attacchi in successione che vennero tutti facilmente evitati dal monaco; quando lanciò il quarto attacco, il monaco usò una tecnica dell’Artiglio dell’aquila per afferrare il suo polso. Nonostante tutti i tentativi, Liu non riusciva a liberarsi dalla presa del monaco. Fa Cheng allora toccò un punto sulla schiena di Liu e Liu sentì un intorpidimento crescente lungo tutto il corpo e cadde a terra. Realizzato che il monaco era un eccellente combattente, Liu pregò il monaco di insegnargli la tecnica. Egli seguì così il monaco e apprese la tecnica dell’Artiglio dell’aquila ed i suoi segreti. Tre anni dopo Liu lasciò il proprio maestro per lavorare da solo e spese il resti della propria vita studiando l’arte del combattimento e insegnando ai discepoli. Liu Shijun prestò servizio come istruttore di arti marziali presso il quartier generale delle guardie imperiali a Pechino durante la dinastia Qing e insegnò lo stile dell’Aquila a Liu Dekuan, Ji San, Ji Si e al nipote Liu Chengyou. Questi lo tramandò al nipote di sua sorella Chen Zizheng che andò ad insegnarlo nel nordest della Cina, a Shanghai e Guangzhou. La caratteristica della boxe dell’Aquila sono i movimenti semplici ma potenti: quando si muove il praticante attacca inesorabile, mentre quando sta fermo scruta come un’aquila che attende l’attimo per avventarsi sulla preda.
Oltre alle artigliate, famosa tecnica di questo stile, vi sono le leve ai punti vitali di pressione e come una delle tecniche fondamentali le tecniche dei palmi taglienti.

La particolarità di quest'ultima tecnica sta nell'efficacia, visto che i movimenti delle mani utilizzando questi attacchi sono più difficili da intercettare.

La mano agisce come una lama, creando un effetto a mulinello che sferza implacabilmente l'avversario. Questo stile prevede uno speciale tipo di allenamento che si chiama "palmo di cotone".

Questo tipo di allenamento ha lo scopo di rendere queste tecniche micidiali, infierendo all'avversario danni agli organi interni, muscoli e vene, mantenendo allo stesso tempo mani e dita soffici come il cotone, ed impedendo all'opponente di ritirarsi e contrattaccare.


Fonti: kungfu.it
abcallenamento.it