mercoledì 18 luglio 2018

Difesa Personale



La difesa personale è ben diversa da un arte marziale.
La difesa personale non ha regole e non è uno sport.
La difesa personale non ha kata e spiritualità.
La difesa personale è brutale, cruenta. Ogni mezzo è lecito pur di salvare la propria vita o quella di chi amiamo.
La difesa personale deve essere adatta a chiunque indipendentemente da sesso, condizioni fisiche o salutari. Perché anche un invalido ha diritto a difendersi se aggredito.
La difesa personale deve metterti fin da subito nella condizione di poterti difendere efficacemente in diversi contesti, e non dopo anni e anni. È inutile insegnare le difese da minaccia armata dopo 4 o 5 anni di iscrizione a un corso, sperando nel frattempo di non essere aggredito da qualcuno armato di coltello, bottiglia ecc..
La difesa personale si plasma sul praticante, non viceversa.
La difesa personale è anche e soprattutto psicologia e non soltanto tecnica.
La difesa personale può avvenire anche in modo silente, senza ricorrere al contatto fisico. Bisogna saper prevenire quando se ne ha facoltà.
La difesa personale termina legalmente nel momento in cui l'aggressore non è più una minaccia, quindi è il più risolutiva possibile in partenza.
La difesa personale risolve un aggressione in un pugno di secondi, non è un combattimento da ring con i round.